La Città Cambia Statuto

Statuto del movimento politico “La Città Cambia”

Articolo 1 – I principi  costituenti del movimento

È costituito il movimento politico territoriale denominato “La Città Cambia”.
Esso è libero, laico, democratico, antifascista, aperto alla partecipazione politica di donne e uomini e fondato sui principi di libertà, solidarietà, eguaglianza e rispetto dell’ambiente.

Il Movimento si fonda sull’impegno volontario degli iscritti, non ha scopo di lucro e ha sede in Somma Vesuviana.

Con la suddetta denominazione si vuole indicare un Movimento che ha nella sua origine un’ idea di società egualitaria, consapevole e rispettosa del pluralismo delle opzioni culturali e delle posizioni politiche che la compongono e che riconosce pari dignità a tutte le condizioni personali, quali l’età, le convinzioni religiose, le diversità, l’identità e l’orientamento di genere, l’orientamento sessuale, nazionalità e l’appartenenza ai popoli riconosciuti dall’Onu.

Tra i suoi valori fondanti vi è la tutela e la promozione del lavoro visto non come forma di sfruttamento e di mera persecuzione del profitto ma inquadrato nei principi indicati dalla Costituzione della Repubblica Italiana.

Il Movimento sostiene e promuove la crescita e la costruzione di una cultura della pace e della tolleranza, la diffusione dei concetti di consumo critico e rispettoso dell’ambiente ed il commercio equo e solidale.

 

Articolo 2 – Le attività del movimento e modalità di perseguimento delle stesse.

L’attività essenziale del Movimento consiste nello sviluppo di iniziative politiche, sociali e culturali atte a promuovere le condizioni di un confronto pluralistico per tutte le vicende che riguardino amministrazione, tutela e promozione del territorio comunale. Tale obiettivo sarà perseguito mediante: formazione collettiva, quali seminari e momenti di studio per l’elaborazione di proposte ed indirizzi politico-programmativi e per la crescita di competenze specifiche; comunicazione ed informazione, ricerca, manifestazioni, dibattiti ed in generale attraverso tutte le iniziative utili.

Il Movimento è inoltre aperto al confronto ed alla collaborazione con altre organizzazioni, siano esse locali, regionali, nazionali o internazionali, che si prefiggono scopi simili o ritenuti validi per il raggiungimento dei propri obiettivi.

Articolo 3 – La democrazia partecipata

Il Movimento promuove e organizza pratiche di democrazia partecipata. Le forme della democrazia partecipativa saranno quelle che definiranno anche la democrazia interna all’organizzazione.

 

Articolo  4 – Composizione del movimento

Il movimento “La Città Cambia” è composto da uomini e donne di qualsiasi cittadinanza, maggiori di 14 anni, che ad esso si iscrivono mediante domanda.

Ciascun associato, aderendo al presente statuto ed ai regolamenti interni, ha diritto di voto per l’approvazione e la modifica dello Statuto, dei Regolamenti e la nomina degli Organi direttivi del Movimento come più specificamente regolato nei successivi articoli del presente Statuto.

Tutte le iscritte e tutti gli iscritti hanno diritto a:

  • partecipare alla determinazione dell’indirizzo politico;
  • esercitare il proprio voto ed essere candidate/i nell’elezione degli organismi dirigenti;
  • conoscere le determinazioni dei gruppi dirigenti ed avere accesso a tutti gli aspetti della vita democratica interna;
  • partecipare all’attività e all’iniziativa politica del movimento;
  • ricorrere agli organismi di garanzia.

 

Articolo 5 – Sostentamento del movimento

Gli iscritti concorrono al mantenimento del Movimento attraverso il conferimento di quote associative mensili e straordinarie, la cui determinazione, per l’ammontare minimo e le modalità di conferimento, spetta al Direttivo, di cui agli articoli seguenti. In caso di rifiuto di versare le quote associative sono sospesi tutti i diritti connessi alla qualità di iscritto.

Potranno, inoltre, essere invitati dal Direttivo a partecipare ai lavori degli organi del Movimento, ma senza diritto di voto, anche persone non associate che si ritenga possano contribuire alla crescita e al miglioramento dell’attività sociale.

 

Articolo 6 – Domanda di ammissione

La domanda di ammissione comporta l’accettazione dello Statuto, dei Regolamenti del Movimento, nonché delle delibere dei suoi Organi.

Sulle iscrizioni delibera insindacabilmente il Direttivo, senza obbligo di motivazione.

 

Articolo 7

La decadenza dall’iscrizione è pronunciata dal Direttivo nei riguardi degli iscritti che abbiano assunto posizioni in contraddizione con gli scopi o aderito a organizzazioni che abbiano scopi incompatibili. Tutte le iscritte e gli iscritti elette/i nelle liste de “La Città Cambia”, nelle assemblee pubbliche elettive, hanno il dovere di costituire gruppi autonomi del Movimento.

 

Articolo 8

Sono organi del Movimento: l’Assemblea degli iscritti, il Segretario, il Direttivo, il Tesoriere. Il Direttivo è eletto dall’Assemblea degli iscritti. Il Direttivo elegge al proprio interno il Segretario del Movimento e il Tesoriere. Tali organismi durano in carica tre anni. Si stabilisce che, qualora in una votazione all’interno del Direttivo dovesse verificarsi una situazione di parità di voti, il parere, e quindi il voto, del Segretario sia determinante.

 

Articolo 9

L’Assemblea degli iscritti definisce gli indirizzi politici e programmatici del Movimento, elegge il Direttivo, approva il bilancio consuntivo, delibera le modifiche dello Statuto. Compete ad essa decidere sull’eventuale scioglimento. Si riunisce almeno una volta l’anno su convocazione del Segretario e, negli altri casi, su decisione del Direttivo, d’intesa con il Segretario. È presieduta dal Segretario o, in caso di sua assenza o impedimento, dal membro più anziano. L’Assemblea dovrà essere convocata entro trenta giorni anche quando ne faccia richiesta almeno un terzo dei suoi membri.

La convocazione dell’Assemblea deve essere effettuata in forma scritta, con ogni mezzo abituale di comunicazione quali lettera, fax, telegramma, mezzi telematici, ecc. La comunicazione sarà inviata almeno sette giorni prima dell’adunanza, con l’indicazione delle materie all’ordine del giorno.

L’Assemblea è valida con la presenza di almeno la metà degli aventi diritto di voto, in prima convocazione ed in seconda convocazione qualunque sia il numero dei presenti. La prima e la seconda convocazione possono essere fissate per lo stesso giorno. Essa delibera con la maggioranza dei voti dei presenti aventi diritto. Per le modifiche statutarie e per l’elezione del Direttivo occorre il voto favorevole della maggioranza degli aventi diritto di voto in prima convocazione e la maggioranza dei due terzi dei presenti in seconda convocazione.

L’Assemblea degli iscritti determina, ogni tre anni la data del Congresso. Esso si svolge su tesi e mozioni congressuali. Gli iscritti hanno la facoltà di proporre all’assemblea un proprio progetto e un proprio candidato alla segreteria, gli obiettivi da perseguire nel corso dei due anni successivi.

All’atto del Congresso, in presenza di due o più mozioni il Direttivo sarà composto in percentuale dai membri delle mozioni presentate, per voti presi.

 

Articolo 10

Al Direttivo spetta la definizione della programmazione dell’attività politica del Movimento sulla base degli indirizzi fissati dall’Assemblea e ad essa competono tutti i poteri, ad eccezione di quei poteri che per legge o per Statuto competono all’Assemblea degli iscritti o ad altri Organi sociali.

Spetta altresì al Direttivo redigere i Regolamenti interni; fissare i criteri per la determinazione delle quote associative; accettare elargizioni e contributi destinati al Movimento; determinare l’attribuzione di singole competenze e relative responsabilità a suoi singoli membri e delegare le proprie attribuzioni, ad esclusione di quelle non delegabili per disposizioni di legge; convocare d’intesa col Segretario le riunioni assembleari, ad eccezione di quella annuale. Il Direttivo ha il compito di promuovere e orientare lo sviluppo dell’attività del Movimento.

Il Direttivo delibera con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei membri presenti alla riunione.

Il Direttivo può istituire un Comitato scientifico – aperto a non iscritte/i – quale luogo di incontro, confronto e produzione di idee e politiche culturali anche attraverso attività di studio e ricerca.

 

Articolo 11

Il Segretario rappresenta il Movimento nella sua iniziativa politica e culturale. Rappresenta il Movimento di fronte ai terzi ed in giudizio. Presiede le riunioni dell’Assemblea e del Direttivo.

 

Articolo 12

Il Direttivo, su proposta del Tesoriere, delibera sulla gestione finanziaria e patrimoniale ordinaria e straordinaria del Movimento ad eccezione di quelli che per legge spettano ad altri organi. Esso può delegare i propri poteri ai suoi componenti; l’atto di delega deve contenere l’oggetto, l’eventuale durata e i limiti della medesima. Ai componenti così delegati spetta la rappresentanza legale del Movimento nei limiti e con le modalità della delega.

Redige, su proposta del Tesoriere, il bilancio consuntivo ed il bilancio preventivo, accompagnati da una relazione da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale.

 

Articolo 13

Il Tesoriere è eletto dal Direttivo con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti.

Nell’ipotesi in cui, per qualsiasi causa, egli cessi dalla carica, il Direttivo nomina un nuovo Tesoriere che rimane in carica fino alla successiva convocazione dell’Assemblea.

Il Tesoriere cura l’organizzazione amministrativa, patrimoniale e contabile del movimento ed è preposto allo svolgimento di tutte le attività di rilevanza economica, patrimoniale e finanziaria e svolge tale funzione nel rispetto del principio di economicità della gestione, assicurandone l’equilibrio finanziario.

Il Tesoriere è abilitato a riscuotere i finanziamenti pubblici e i rimborsi elettorali ed ha la rappresentanza legale del movimento ed i poteri di firma per tutti gli atti inerenti alle proprie funzioni. A tal fine compie tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione, ivi compresa la prestazione di fideiussioni, avalli e/o altre garanzie nell’interesse del movimento.

Al termine di ciascun esercizio il Tesoriere redige il bilancio consuntivo composto da un rendiconto sulla situazione patrimoniale e finanziaria ed il bilancio preventivo, accompagnati da una relazione da sottoporre all’approvazione del Direttivo e all’approvazione dell’Assemblea entro quattro mesi dalla chiusura.

 

Articolo 14

Il patrimonio del Movimento è costituito da contributi, lasciti, donazioni, erogazioni da soggetti pubblici e privati a tal fine destinati e da eventuali avanzi di gestione.

Le entrate sono costituite dalle quote mensili degli iscritti e da ogni altra entrata e/o contributo connesso alle attività del Movimento, che sarà comunque destinato all’attività ed al conseguimento dei suoi scopi.

In nessun caso potranno essere distribuiti, neppure in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita del Movimento, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge.

 

Articolo 15

Nel caso di scioglimento del Movimento, l’Assemblea degli iscritti nominerà uno o più liquidatori stabilendone le competenze. Il patrimonio residuo verrà devoluto secondo le indicazioni dell’Assemblea che delibera lo scioglimento, obbligatoriamente ad altra associazione che abbia finalità analoghe o a fini di pubblica utilità, sentito l’organo di controllo di cui all’art.3 comma 190 della legge 23 dicembre 1996 n.662 e salvo diversa destinazione imposta dalla legge.

 

Articolo 16

Il Movimento aderisce al codice di autoregolamentazione per le candidature approvato dalla Commissione Parlamentare Antimafia.

 

Articolo 17

Gli eletti e i nominati aderenti al Movimento si impegnano a collaborare lealmente con gli organismi dello stesso per attuare le scelte programmatiche e gli indirizzi politici definiti.

Gli eletti hanno il dovere di contribuire al finanziamento del movimento versando alla tesoreria una quota del 30% dell’indennità e degli emolumenti derivanti dalla carica ricoperta. Il mancato o incompleto versamento del contributo previsto dal Regolamento economico di competenza è causa di incandidabilità a qualsiasi altra carica istituzionale e decadenza dagli organismi dirigenti.

Gli eletti hanno il dovere di rendere conto periodicamente alle elettrici e agli elettori e agli iscritti della loro attività attraverso il sistema informatico.

Non si è ricandidabili alle assemblee pubbliche elettive dopo due mandati pieni consecutivi, salvo deroga motivata a maggioranza assoluta.

 

Articolo 18

Per quanto non previsto dal presente Statuto si fa riferimento alle norme di legge in materia.